Vernante: il paese di Pinocchio

Incastonato tra le montagne della Val Vermenagna sorge il paese di Vernante che nasconde un piccolo tesoro.

A Vernante si torna bambini

Inizio passeggiata alla ricerca dei murales, Vernante

Passeggiando per le vie si entra in un’atmosfera fiabesca e giocosa. Più di 150 murales sparsi per tutto il paese ripercorrono la storia di Pinocchio. Torniamo bambini e iniziamo la caccia all’illustrazione più bella. Ognuna riattiva ricordi sonnecchianti, la scena della balena mi ricorda lo spavento che avevo provato da piccola. E poi, quale gioia trovare finalmente la bellissima fata turchina 😍.

La meraviglia arriva ogni qualvolta riusciamo a scovare il dettaglio più nascosto delle case in cui viene ripreso il burattino di legno: cancelli, sagome, statue e decorazioni. In ogni angolo del paese c’è qualcosa da scoprire.

La storia

Attilio Mussino fu il più importante illustratore della fiaba, tanto che venne chiamato lo “zio di Pinocchio”. Visse gli ultimi anni della sua vita a Vernante. La Pro Loco decise di dedicargli un museo. All’interno si possono trovare tantissime sue illustrazioni di libri per ragazzi. Noi abbiamo fatto questa gita di giovedì, unico giorno di chiusura del museo 😪. Le informazioni per la visita le trovi qui.

Ma chi ha fatto i murales??

Due artisti locali, Bruno Carletto e Bartolomeo Cavallera (sui dipinti li trovi come “Carlet e Meo”), decidono di onorare Attilio Mussino riproducendo fedelmente le sue illustrazioni sui muri delle case. Un’idea nata inizialmente per gioco, ha poi dato origine ad un’attrazione unica nel suo genere.

Itinerario in Val Vermenagna

Hai una giornata a disposizione? Ecco un’idea di itinerario, molto apprezzata anche dai bambini.

  • Il giro che abbiamo pensato inizia proprio da Vernante in cui parte la caccia ai murales, e non solo, a tema Pinocchio.
  • Durante la passeggiata se guardi in su puoi scorgere la Tourusela: le rovine dell’antico castello medioevale. Si può raggiungere grazie ad una strada panoramica, da lassù la vista sul paese è davvero stupenda!
  • Successivamente si può fare una visita al museo dedicato a Mussino
  • e ammirare gli affreschi della chiesa di San Nicolao.

Dove mangiare

La nostra idea era pranzare all’agriturismo l’Agrifoglio per avvicinarci all’attività successiva, ma dato che non rispondevano al telefono abbiamo deciso di mangiare al bar Nazionale di Vernante. Il locale è molto suggestivo: muri a volta in pietra, tavoli in legno classici di montagna e piatti tipici strepitosi. Abbiamo assaggiato la trota in carpione con uvetta e pinoli, le vernantine (ravioli tipici con porro all’interno, bagnati nel burro) e infine l’immancabile polenta e cinghiale 😍. Nel locale è presente un meraviglioso jukebox con cui ci siamo immersi negli anni 80 inondando il locale di buona musica.

Con le gambe a penzoloni

La meta successiva è la panchina gigante gialla sita nel vallone Ceresole (5 minuti da Vernante). In Piemonte ne sono state istallate tantissime (se vuoi più informazioni leggi questo articolo dedicato). Una volta saliti le gambe rimangono a penzoloni, lo sguardo cerca di mettere a fuoco dettagli lontani sul paesaggio incontaminato di questa bellissima valle. Per raggiungerla bisogna percorrere un sentiero che parte dietro all’agriturismo (tra l’altro era aperto, sarà per il prossimo pranzo).

Panchina gigante, vallone Ceresole (5 minuti da Vernante).

Il sentiero continua e raggiunge Limone Piemonte, in ogni stagione è interessante percorrerlo. In inverno viene spianato per rendere la salita sulla neve agevole anche senza ciaspole (la camminata è facilmente prolungabile almeno per un km, dopodiché non possiamo garantire perché ci siamo fermati).

Abbiamo approfittato della neve, ci siamo messi la tuta da sci e ci siamo lanciati giù dalla montagna.

Divertente tornare bambini, non trovi?


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