Seconda puntata delle nostre avventure in Spagna (la prima puoi leggerla cliccando qui). Approfondiamo 4 mete ed attività che devi assolutamente inserire nel tuo programma di viaggio! Buona lettura 😊
L’eremo sull’isola Gaztelugatxe
Vicino alla costa della Biscaglia sorge l’eremo dedicato a San Giovanni costruito nel X secolo sull’isola Gaztelugatxe (difficile da pronunciare, ma fidati dopo un po’ di tentativi ci riuscirai anche tu 😎). Essa è collegata alla terraferma attraverso un ponte da cui partono più di 230 scalini per raggiungere la chiesa e il piccolo rifugio. Il panorama da lassù è davvero mozzafiato, si scorgono archi e gallerie create dall’acqua che vengono utilizzate come riparo dai gabbiani.
Dopo la faticosa risalita verso il parcheggio la fame non tarda ad arrivare. Ad attendere i visitatori ci sono numerose bancarelle ricche di prelibatezze basche.
Viaggiando si riscopre l’umanità
Basta, ci siamo stufati di patire il freddo, il tempo non cambia! Accettiamo di aver sbagliato e andiamo a comprare l’ennesimo sacco a pelo (ormai ne abbiamo sei a casa 😂) assicurandoci, finalmente, la prima notte davvero ristoratrice di questo viaggio. Ci fermiamo al Camping playa la Arena, ci assegnano una piazzola vista oceano vicino ad una famiglia di camperisti davvero gentili e disponibili. Ci offrono addirittura la possibilità di attaccarci alla loro corrente e di posizionarci molto vicino al loro mezzo utilizzandolo come riparo dal vento. Il tutto senza aver chiesto nulla, di loro spontanea volontà.

Questo ci fa emozionare perché viaggiare non significa solamente vivere esperienze e conoscere luoghi incredibili, ma crea la possibilità di conoscere persone che, con piccoli o grandi gesti, ti fanno sentire a casa in tutto il mondo.
Abbiamo atteso il tramonto in spiaggia mangiando strane patatine e bevendo cerveza 🍺. Ti stai chiedendo se, con le temperature basche, si fa il bagno? Qualche temerario c’era, noi non l’abbiamo fatto (anche se, di solito, non abbiamo troppa difficoltà a tuffarci nell’acqua fredda).
Passeggiata sulle scogliere cantabriche
Il mattino seguente ci avventuriamo seguendo la traccia di un sentiero nei dintorni del campeggio. Passiamo in mezzo alla vegetazione e sbuchiamo sulle scogliere. Attenzione a dove metti i piedi, spesso sono presenti buchi piuttosto profondi. Le scogliere sono ricoperte da un manto di erba verdissima e soffice che le mucche assaporano lentamente. Alcune di esse si spingono in punti molto pericolosi per trovare il ciuffo più gustoso, sembra che possano cadere da un momento all’altro giù nell’acqua.
Viaggio nelle cavità interne della terra spagnola
Tornati dalla passeggiata sbaracchiamo tutto. Piove di nuovo. Finalmente arriviamo alla Cueva el Soplao. La grotta venne scoperta nel 1908 dai minatori che lavoravano per estrarre piombo e zinco. È lunga quasi 20 km, infatti è un patrimonio geologico inestimabile. È consigliato prenotare la visita, soprattutto in estate. Vengono offerti diversi percorsi: turistico (dura 1 ora, si entra ed esce dalla grotta su un trenino, completamente accessibile, costa 13€ per gli adulti e 5€ per i bambini), minerario (puoi sperimentare e conoscere l’attività mineraria e le sue difficoltà) e avventura.

Noi abbiamo scelto quest’ultimo, abbiamo pagato circa 25€ a testa in cui è compreso l’affitto di casco, torcia, tuta e stivali (non può essere effettuata da bambini sotto 12 anni). È un percorso di 2 ore e mezza alla scoperta di grotte, formazioni geologiche millenarie e la vita nel sottosuolo attraversando zone molto strette e buie utilizzando anche delle corde. Una vera e propria immersione nella terra. Purtroppo non si possono fare foto, quindi devi fidarti di noi. Siamo rimasti senza parole! Di grotte ne abbiamo già viste parecchie, ma questa ha un fascino unico. Assolutamente da vedere!
I tesori nascosti dall’oceano
Dopo aver giocato agli speleologi ci dirigiamo verso il Campeggio las ortensias. Anche qui siamo molto vicini alla spiaggia chiamata “Franca”. Dopo cena torniamo per dare un’occhiata al panorama e scopriamo un fatto incredibile! L‘oceano si era ritirato di almeno 300 metri creando una spiaggia molto più vasta rispetto a quella che avevamo lasciato qualche ora prima. Siamo subito corsi giù per andare ad esplorare caverne e nuovi passaggi prima nascosti dall’acqua. È stato davvero uno spettacolo incredibile ed inaspettato!
Praia das Catedrais
Ci spostiamo nella Galizia e facciamo tappa per vedere questo spettacolo della natura: una spiaggia ricca di grotte e passaggi tra le falesie scure. Il nome è dovuto alla presenza di numerosi archi alti 30 m, volte e colonne che fa sentire i visitatori all’interno di una cattedrale a cielo aperto. Solo nei giorni di bassa marea si può calpestare la sabbia e vedere gente ovunque che si infila nelle cavità della roccia per esplorare. Noi purtroppo avevamo dietro l’abbigliamento da moto, altrimenti ci saremmo messi in costume (si, le temperature iniziano a salire finalmente) per rilassarci nelle piscine naturali nate tra queste rocce dalle forme uniche.
In estate bisogna prenotare la visita, totalmente gratuita. Questo già prima del covid, quindi ora il numero di accessi sarà ridotto ulteriormente. Inoltre sul sito è indicata la presenza di alta o bassa marea per ogni giorno, in modo da poter scegliere la visita in base al tipo di spettacolo che si vuole vedere.
Las Medulas
Direzione sud! In pochi km le temperature passano da 22 a 39 gradi! Superiamo vaste aree brulle e poco abitate. Raggiungiamo il Campeggio el Lago: molto pulito, economico, con piazzole ben delimitate e un laghetto. Ci dirigiamo subito verso Las Medulas, patrimonio dell’UNESCO, distante circa 30 minuti. Sono montagne di argilla rossa da cui un tempo si estraeva l’oro con una tecnica molto particolare: la “ruina montium”. Si scavavano dei tunnel in cui venivano convogliate grandi quantità d’acqua che avrebbero frantumato la roccia e reso possibile l’estrazione del prezioso metallo.
I diversi percorsi partono dall’Aula Archeologica, consigliamo di entrare per chiedere consigli e informazioni. Fate il pieno d’acqua, il caldo si fa sentire e c’è solamente una fontana che, in estate, potrebbe essere asciutta.
Noi abbiamo deciso di percorrere un sentiero circolare che raggiunge il Belvedere dell’Orellàn. Qui è possibile, pagando 3€, indossare un caschetto ed esplorare una delle poche gallerie rimaste intatte. Essa si conclude con una grotta aperta dalla quale si può godere del bellissimo contrasto delle montagne rosse che spuntano dal bosco di castagni. Lungo il sentiero si incontrano anche la Cueva Encantada (Grotta Incantata) e la Cuevona: due grotte enormi, lascito del metodo di estrazione.
Tornati alla tenda ci siamo goduti una super cena al ristorante del campeggio dai sapori della tradizione ad un prezzo davvero economico.

Continua a seguirci nel nostro itinerario, leggi l’ultimo articolo dedicato alla Spagna. Troverai un assaggio del Portogallo, la nostra esperienza nel deserto di Bardenas e in Costa Brava.
Ti sei pers* la prima parte sui Pirenei e San Sebastiàn? Leggila qui!
Ecco i punti di interesse di cui ti abbiamo parlato:
Se ti sei pers* il primo articolo puoi trovarlo qui.
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