Veneto: 4 giorni immersi nella natura

Eccoci alla terza regione italiana del nostro viaggio in van. Dopo la Lombardia e il Trentino entriamo in Veneto. In questo articolo raccontiamo le tappe che ci hanno emozionato di più.

Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi


Ci addentriamo nel parco nazionale delle Dolomiti bellunesi. La zona è stata duramente colpita dalla tempesta “Vaia” nel 2018. Raffiche di vento superiori a 200km/h hanno causato ingenti danni su tutto ciò che hanno incontrato: abitazioni, aziende, ma anche la natura. Infatti ancora oggi sono visibili intere pareti di montagna spogliate dagli alberi che lo abitavano e dissestamenti nella strada. I lavori per risistemare l’ampia zona sono molti e ancora attivi. Arrivando dal Passo Cereda abbiamo percorso una strada molto tortuosa e stretta che attraversa piccoli paesini e una natura selvaggia.

Lago del Mis

Per raggiungere il lago del Mis bisogna oltrepassare un canyon molto suggestivo simile alle gole del Verdon. L’acqua del lago è di un verde smeraldo intenso, incastonata in mezzo alle rocce. Ci sono diversi posti lungo la strada per parcheggiare, ma chi tardi arriva male alloggia! Nel weekend si riempie di turisti e rischi di non trovare posto se arrivi tardi. 

Anche se ci sono i cartelli che vietano la balneazione, abbiamo visto molte persone buttarsi per rinfrescarsi dal calore del sole. Una buona dose di relax sulle rive erbose del lago non deve mancare. C’è chi prende il sole, legge un libro, gioca, suona la chitarra o dorme. Marco, data l’assenza di divieti, si è dato alla pesca. 

I punti di ristoro principali sono il ristorante ubicato nell’area di sosta camper. Qui puoi pernottare spendendo poco con la tenda o nei bungalow. Puoi anche usufruire dell’area picnic provvista di barbecue. Altrimenti puoi fermarti direttamente sull’enorme prato o sulla spiaggetta. Un’alternativa è il bar prima della cascate di Soffia. Noi abbiamo fatto colazione con dei dolci spaziali, un local ci ha confidato che qui si mangiano i migliori panini della zona.


I cadini del Brenton

Vicino al ponte che attraversa il lago del Mis trovi la biglietteria (costo 2€) da cui parte una breve passeggiata ad anello (15 minuti). I cadini sono cavità nella roccia scavate dal torrente Brenton collegate da un sistema di cascate. L’acqua cristallina invita a immergersi ma purtroppo ciò è stato vietato già da qualche anno. È comunque uno spettacolo da non perdere, unico nel suo genere. Inoltre di fianco alla biglietteria c’è anche un piccolo giardino botanico che, purtroppo, non era molto curato. 


Cascata Soffia

Il sentiero per raggiungerla parte dopo il bar alla Soffia. È molto semplice e corto. Ci si immerge nel bosco e si raggiunge una parete rocciosa in cui il fiume si getta con grande voracità insinuandosi nella gola che lui stesso ha creato dopo anni di erosione. Il rumore dell’acqua è incessante e potente in questa cavità. Sembra quasi di trovarsi in una grotta. Una passerella in legno permette di seguire il corso del torrente che poco dopo si getta nelle acque turchesi del lago del Mis. Non è molto facile fotografare questa cascata, per questo devi assolutamente vederla dal vivo!


Camminata a Gena Alta

Vuoi goderti un panorama pazzesco del lago e delle montagne bellunesi? Per iniziare la camminata imbocca la strada asfaltata dietro al bar della Soffia. Per un’ora circa dovrai salire per parecchi metri. È molto ripida, ti dico subito che non ci sono tratti pianeggianti. Quando la strada finisce significa che sei arrivato. Gena Alta è un piccolo paesino quasi completamente abbandonato. Non ti fare abbattere dalla desolazione. Continua a percorrere il sentiero a sinistra della fontana. Ad un certo punto troverai un bellissimo tavolino dove poter fare un picnic con una vista mozzafiato. 

Passo Giau: trekking alle 5 Torri 

Ci troviamo sulle Dolomiti Ampezziane, precisamente a 2236 m di altitudine. Da qui parte la camminata di circa 4 ore che raggiunge le 5 Torri: complesso dolomitico del gruppo Nuvolau. Dal Passo manteniamo la sinistra imboccando il sentiero 452. Il primo tratto è in piano perciò non presenta grosse difficoltà fino alla ripida salita che permette di raggiungere il Rifugio Averau. Si può decidere di raggiungere la punta del monte Nuvolau oppure direttamente iniziare a scendere verso le 5 torri. Per chi ama arrampicarsi, qui trova pane per i suoi denti.

Qui ci sono due possibilità: mantenere la strada principale oppure girare a sinistra sul sentiero 434. Qui attraverserete le Crepe di Ronde (2182m) con scaloni molto alti, ripidi ed esposti, ma il panorama ripaga la fatica.

Lago Fedèra

Scendendo dal Passo Giau si può percorrere un’altra camminata di 10 km che porta al Lago Fedèra. Durante il percorso, molto ripido, trovi un bellissimo punto panoramico da cui puoi ammirare la famosa Cortina d’Ampezzo. Il lago è il bacino naturale più esteso delle Dolomiti ed è alimentato da sorgenti sotterranee. Qui ci si può rilassare sull’erba e godersi il panorama. C’è anche un rifugio dove trovare ristoro.

Marmolada

Da 1450 m a 3265 m. Con la funivia della Marmolada si raggiunge punta Rocca con una terrazza panoramica a 360° proprio davanti a Punta Penia, la cima più alta di tutte le Dolomiti. La funivia è interamente in vetro, fa tremare le gambe sia per l’adrenalina che per la paura. È accessibile a tutti ed ha un costo di 33€ (17€ per bambini). Ha due stazioni intermedie in cui puoi visitare la grotta della Madonna e il museo della grande guerra. Abbiamo fatto il nostro viaggio sulla Marmolada già qualche anno fa. Abbiamo apprezzato molto il museo, interessante conoscere i metodi usati per sopravvivere non solo al fuoco nemico, ma anche al freddo. (Foto di repertorio).

Come sempre la mappa con i punti:


Il Veneto è ricco di posti da non perdere. Qual’è il tuo preferito?

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