Nonostante tutti i lati negativi del lockdown, vogliamo trovarne almeno uno positivo: la riscoperta del proprio territorio.
Spesso andiamo a cercare emozioni e avventure in paesi lontani, ma questo periodo ci sta dando l’occasione per scoprire tantissime attrazioni a pochi passi da noi che non conoscevamo.
In questo articolo ti portiamo a scoprire uno di quei paesi che superi velocemente in macchina per andare a lavoro. Un paese che attraversi senza guardarlo veramente.
Ora vogliamo fermarci ad ammirare il panorama e tutto quello che può offrire.
Nel cuore del Roero

Il Roero è un territorio che comprende la zona sinistra del Tanaro, divenuto patrimonio dell’UNESCO nel 2014. 250000 anni fa il Roero era una zona da poco emersa dal mare. L’altipiano, a causa dell’erosione del fiume Tanaro, si trasformò piano piano in un vero e proprio canyon caratterizzato da falesie e calanchi profondi più di 100 m. Così si formarono le rocche, simbolo di questa zona.
Esse sono composte da sabbia, argilla fluviale e marina. Le forme sono davvero particolari e se ci si avvicina si possono scorgere i diversi strati sedimentati nei secoli in cui si trovano numerosi fossili. In questo territorio coesistono microclimi differenti: in cima alle creste cresce una vegetazione tipica dei climi secchi, mentre al fondo dei burroni l’acqua stagnante favorisce un habitat umido.

Il Roero è caratterizzato da differenti tipologie di paesaggi, oltre alle rocche sono presenti boschi, frutteti e vigneti. Infatti questa è la zona tipica di numerosi vini tra cui il Roero Arneis DOCG e il Roero DOCG. Inoltre il terreno favorisce la crescita del prestigioso tartufo bianco del Roero.

Monteu Roero
Il Roero comprende 19 comuni tra cui Monteu Roero. Anticamente chiamato “Monte Acuto” ospita la chiesa di S. Nicolao e il castello, visitabile solo in alcune occasioni. In questo comune si possono percorrere numerosi sentieri che riprendono le tematiche salienti per il territorio. Sul sito dell’ecomuseo delle rocche puoi trovare le tracce GPS di tutti i sentieri del Roero, compresi quelli di Monteu Roero di cui ti parliamo ora.

Percorso di circa 7km facile, adatto a tutti e ben segnalato.
È dedicato alla castagna autoctona chiamata “della Madonna” perché i suoi frutti maturano precocemente all’inizio di Settembre, periodo della festa dedicata alla Madonna.
Il punto forte è la radura che ospita i castagni secolari, in particolare la castagna granda catalogata nel volume “Alberi monumentali del Piemonte”. Questa pianta secolare ha la bellezza di 400 anni (infatti è uno dei castagni più antichi d’Europa), è alta 20m e larga 10m.
Insomma per abbracciarla non basta una sola persona!
Lungo 3,5 km, ben segnalato. Inizialmente molto stretto e a ridosso del burrone. Superato questo breve tratto il resto della camminata è facile da percorrere.
Ci si immerge nel cuore delle rocche attraverso una ripida discesa raggiungendo una zona ricca di acqua stagnante in cui si dice che i cinghiali vadano ad abbeverarsi durante la notte.
In realtà è difficile incontrarli sul cammino, meglio scovare le loro impronte piuttosto che trovarsene uno davanti!
A fine percorso ci si trova in una zona con un panorama mozzafiato.
6 km di cammino tra vigne, frutteti e boschi. Costeggia pareti di rocche in cui sono sedimentati tantissimi fossili, soprattutto di conchiglie. Semplice e ben segnalato.
Noi abbiamo fatto una deviazione, siamo saliti fino a Santo Stefano Roero per ammirare il borgo e il panorama di due creste di rocche.
- Fossili di conchiglie
- Ciabot (piccole strutture utilizzate come ricovero attrezzi)
- Santo Stefano Roero
- Rocche
Il percorso inizia dalla chiesa di San Grato e richiede circa 2 ore di camminata (8,8 km). L’80% è su asfalto, ma non preoccuparti le strade sono di campagna, poco trafficate e immerse nel verde.
Il nome del sentiero è dovuto al lago di Valunga, posto ideale per un pic-nic, che si raggiunge dopo pochi minuti dall’inizio del trekking.
La terra di questa zona è rossa perché ricca di argilla. Veniva cotta per creare mattoni e coppi.
- Lago di Valunga
- Antico forno
L’Ecomuseo delle rocche ha caricato sull’app izi travel gli itinerari del Roero da seguire. Ognuno di essi è costellato da punti di interesse che, una volta raggiunti, attivano una registrazione che racconta le curiosità di quel luogo.
Inoltre vi segnaliamo Rocche ‘n Roll: un gruppo di ragazzi attivo per salvaguardare e promuovere il Roero. Cercateli sui social per essere aggiornati sulle loro iniziative.
Da amanti della natura supportiamo questi progetti che si battono per la protezione del territorio e la sensibilizzazione al rispetto della terra che ci ospita.
Se ti trovi nel Roero non puoi perderti la passeggiata a Sommariva del Bosco alla scoperta della fiaba della Bella Addormentata nel Bosco, scoprila qui.
Se ti è piaciuto l’articolo condividilo e commenta qui sotto per raccontarci quale sentiero del Roero hai già percorso.
Grazie mille
Condivido e vi ringrazio per aver narrato e percorso questa mia terra che amo!
Sono stata accompagnata da una Cicerona molto preparata ed appassionata sul luogo 😊
Conosco Monteu Roero di nome per via di una famiglia che gioca a pallapugno ma non ho mai avuto occasione di camminare da quelle parti. Questa bella carrellata di facili sentieri è un invito a scoprire una zona che finora non ho ancora frequentato nonostante non sia lontanissima da me.
Appena riapriranno ti aspettiamo!! Magari c’è anche qualche geocaching in zona, l’esperta in materia sei tu 😉 🚶♀️