Bonifacio: perla nel fiordo del Mar Mediterraneo

Benvenuti a Bonifacio, città più a sud della Corsica dai mille volti: dal frenetico porto con le numerose barche e yacht ormeggiate, all’antica cittadella intrisa di storia e tradizione.

La Cittadella e la sua storia

È costruita sopra una scogliera bianca scalfita e modellata dal vento e dal mare. L’accesso alla città vecchia è possibile grazie all’antica Porta di Genova. All’interno delle mura ci siamo avventurati nelle tortuose stradine, scoprendo negozi e locali che propongono prodotti tipici corsi.

Se invece volete addentrarvi nella storia della città vi diamo 3 consigli:

  • Percorrere le antiche mura da cui la vista sulle bocche di Bonifacio è meravigliosa.
  • Visitare il Gouvernail (3€): un tunnel di 168 scalini che collegano diversi cunicoli in cui sono esposti reperti della seconda guerra mondiale. Il tunnel si conclude con il “timone” ovvero un’apertura nella roccia bianca a 10 metri dal mare in cui, in passato, era situato un faro potentissimo utilizzato per controllare la zona.
  • Scendere dalla scalinata del Re d’Aragona. 187 scalini scavati nella roccia che scendono, per 60 metri, dalla cittadella verso il mare con una pendenza di 45°. In passato era utilizzata per raggiungere il pozzo di san Bartolomeo, ora inaccessibile. Una bella sfida per un’amante dell’altezza come me 😅. Peccato che ci fosse tantissima gente in coda e l’orario delle visite fosse quasi finito (scampata 😅).
    A parte gli scherzi, penso che sia una bella esperienza (anche se poi a tornare su ci vuole un bel fiato 😅), noi ce lo siamo già segnato per la prossima visita a Bonifacio e voi?
Scala del Re d'Aragona, Bonifacio
Se ingrandite la foto si vede la spaccatura nella roccia dove passa la scala e una passerella lungo le falesie in cui si può camminare.

Il sentiero di Campu Rumanilu

Collega la cappella di Saint Roch, che si trova ai piedi della cittadella, con il faro di Pertusato (punto più a sud della Corsica). “Rumanilu” significa “campo di rosmarino” in quanto durante la camminata si è completamente immersi nella macchia mediterranea, tra cui spicca il profumo della pianta aromatica. Il percorso è facile, richiede un’ora e mezza circa di camminata con una vista magnifica sulla cittadella e sulle bocche di Bonifacio.

Se avete poco tempo a disposizione potete avvicinarvi con il vostro mezzo il più possibile al faro. Ad un certo punto la strada è chiusa da una catena, da qui dovete proseguire a piedi. Ci sono diversi sentieri che tagliano e si avventurano nella vegetazione. Noi, come al solito, ne abbiamo subito imboccato uno; ci piace molto partire alla scoperta di posti poco esplorati e non perdiamo mai l’occasione di farlo! Arrivati al faro è altamente consigliato scendere sulla spiaggia di Saint Antoine ed affacciarsi sulla grotta dell’orca: una roccia con un’apertura da cui si vedono le onde del mare.

"Quel giorno il vento era fortissimo, il mare burrascoso scagliava le sue onde contro le rocce con un rumore forte, rimbombante.
Ad un certo punto la schiuma del mare iniziò a volteggiare e ad uscire dalla grotta come se fosse neve"

Un’esperienza davvero emozionante. Tra l’altro il vento era così forte che abbiamo avuto difficoltà a fare video e foto.

Spiaggia Saint Antoine, Bonifacio
Effetto neve della schiuma del mare

Le spiagge

Le spiagge nei dintorni di Bonifacio sono davvero tante, ecco quelle che vi consigliamo:

  • La Piantarella. Spiaggia piena di serfisti, qui c’è la possibilità di noleggiare le tavole e seguire un corso con un maestro. Dato che era molto affollata abbiamo camminato per circa 15 minuti e abbiamo raggiunto la spiaggia del Piccolo Sperone, semplicemente paradisiaca. Non ancora contenti, perché alla ricerca di un posticino all’ombra, abbiamo continuato il sentiero che costeggia un campo da golf e si fa strada tra la selvaggia vegetazione. Finalmente il Grande Sperone con un’ampia zona al riparo dal sole. Magnifica: mare cristallino, profumo di salsedine e un bel libro = la pace dei sensi 😍
  • Spiaggia di Fazio. Raggiungibile dopo una buona mezz’ora di camminata ma è veramente spettacolare. Questa spiaggia si trova in una piccola rientranza del mare in cui vi è, poco distante, una grossa isola utilizzata come “rotonda” dalle barche dei tour che passano frequentemente. Acqua turchese ed una stretta lingua di sabbia. Consigliamo di andare al mattino presto per poter trovare spazio sufficiente per allargare l’asciugamano.
  • La Tonnara è la nostra seconda spiaggia preferita: sassolini arancioni, pietre dello stesso colore dalle forme arrotondate molto particolari e mare pulito. È presente un’isola a circa 200 metri di distanza che abbiamo raggiunto a nuoto. La Tonnara è una delle poche spiagge provvista di bar/ristorante dove poter fare un aperitivo o mangiare in riva al mare, con in suono delle onde e l’odore della salsedine. Noi, da buoni campeggiatori, non l’abbiamo provato 🤣.

Dove dormire a Bonifacio

Abbiamo sostato per quattro giorni nel camping la Pomposa.  I gestori sono stati molto disponibili, ospitali e gentili, servizi puliti e piazzole all’ombra di alberi immensi. Potete anche optare per graziosi bungalow per 2 o più persone.
Vi consigliamo anche il camping Pian delle Fosse, che si trova nella stessa zona, dove abbiamo campeggiato negli anni precedenti.

Camping La Pomposa, Bonifacio
Camping La Pomposa

Consigliamo di picchettare bene la tenda, Bonifacio è spesso soggetta a forti venti essendo posizionata nello stretto tra l’isola francese e quella italiana. Le prime due notti trascorse sono state caratterizzate da un vento fortissimo che muoveva talmente tanto la tenda da svegliarci.

Salutiamo la Corsica

È ora di piegare la tenda e riporre tutti i nostri utensili da campeggio. Come in ogni viaggio sembra che il tempo passi troppo in fretta. Sei appena partito che già devi tornare.
Salutiamo i nostri amici padovani con cui abbiamo trascorso gli ultimi due giorni e ci prepariamo per percorrere i 172 km che ci separano dal porto di Bastia. Tre ore in cui ci godiamo la terra brulla e rossastra, gli scorci sul mare e le boulangerie (fonte inestimabile di pranzi on the road) che puntualmente vediamo all’ultimo. Io invidio le persone che lavorano nei vigneti in Corsica. Sapete dove si trovano???? IN RIVA AL MARE 😍😍. Un panorama che nemmeno nei sogni uno si immagina (purtroppo vi tocca andare sull’isola per vederlo perché ce lo siamo goduto senza fare foto).

Arriviamo in anticipo a Bastia, giusto il tempo per assumere la modalità pollo 🐔 e acquistare in modo compulsivo souvenir che, come sempre, richiedono una buona dose di creatività per trovare un buco dove sistemarli.

Dopo aver riacquistato le sembianze di persone che non si sono messe la crema solare per essere alternativi (per poi “piangere” dal bruciore) facciamo scorta di cibo (non sia mai che il buon campeggiatore consumi i suoi spuntini nei locali del traghetto, MA c’è un buon motivo dato che una bottiglietta da 1/2 litro di acqua gasata ci è costata la bellezza di 5€).

La fila di veicoli in attesa è già lunga, il traghetto arriva, inspiegabilmente, in orario e partiamo addirittura in anticipo. Era la prima volta che viaggiavamo di giorno, è stata una bella esperienza vedere l’infinità del mare e poi, piano piano, la terra che si avvicina: Vado Ligure.

Viaggio di ritorno sul traghetto

Il nostro viaggio finisce qui, speriamo di avervi fatto innamorare della Corsica come noi!


Come sempre lasciamo la mappa con tutti i punti di interessa di cui vi abbiamo parlato nei tre articoli dedicati e l’itinerario da seguire.

Vi siete persi i racconti precedenti? Ecco il link per leggerli tutti!

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